Belfast, anni 70. Come molti ragazzi della sua età, Bobby Sands frequenta gli ambienti dell'IRA, il braccio armato dello Sinn Fein. Quando viene arrestato è costretto a confessare un crimine che non ha commesso...
Note
La nobiltà del tema scelto cozza con una scelta stilistica che non ha fiducia in se stessa. Ne è la prova l’uso smodato e ingombrante di una colonna sonora che setaccia il repertorio dei cori classici inserendoli in ogni pertugio del film. Un peccato. Perché sia l’intensa intepretazione di Ivan Franek, sia la scenografia – quasi completamente in interni - da teatro brechtiano, non abbisognavano di sottolineature.
Libero riadattamento dell'assurda vicenda di Bobby Sands, scrittore nordirlandese attivista dell'IRA, morto in carcere appena 27enne nel 1981 dopo uno sciopero della fame durato 66 giorni. Girato interamente all'interno dell'istituzione penitenziaria, il film manca di qualsiasi riferimento alla realtà storica di quel periodo che non sia quello di qualche prima pagina dei giornali… leggi tutto
Libero riadattamento dell'assurda vicenda di Bobby Sands, scrittore nordirlandese attivista dell'IRA, morto in carcere appena 27enne nel 1981 dopo uno sciopero della fame durato 66 giorni. Girato interamente all'interno dell'istituzione penitenziaria, il film manca di qualsiasi riferimento alla realtà storica di quel periodo che non sia quello di qualche prima pagina dei giornali…
San Patrizio, vescovo e apostolo, è una figura molto amata dagli irlandesi che lo elessero loro Patrono. Festeggio anch'io quell'isola particolare e paradisiaca con un pugno di film.
Un altro luogo che identifica un "sottogenere" ma che ha animato, e non certo solo come location, anche tanto cinema non necessariamente di "guardie e ladri": cinema sociale, soprattutto, ma anche qualche commedia e…
Dopo 66 lunghissimi giorni di sciopero della fame, il 5 maggio 1981 Bobby Sands, ventisettenne giovane di Belfast, muore in carcere. David Ballerini sceglie la sua incredibile storia per esordire nel lungometraggio. Una storia crudele, liberamente rielaborata, ma che mantiene inalterati nella sostanza i fatti e le angherie, i soprusi e gli accadimenti maturati nella prigione dove Sands fu…
Una splendida opera prima, coraggiosa per la tematica scelta e per questo rara nel panorama cinematografico italiano. Il film è emozionante e intenso e ti prende al cuore. Bellissime le interpretazioni di Ivan Franek e marco Baliani. Un film italiano da sostenere.
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