Regia di Renato De Maria vedi scheda film
Da un soggetto cinematografico scarno ed essenziale, uno di quelli che stanno scritti in una cartina di Minerva, può scaturire un buon film, dignitoso ed elegante.
E' il caso di Amatemi, diretto da Renato De Maria, con la bella Isabella Ferrari, dolce come sempre e coinvolta in qualche scena erotica, che quando ci vuole ci vuole...
Nina (Isabella Ferrari) e Claudio (Pierfrancesco Favino) sono sposati, non hanno figli, e il loro matrimonio sembra tenere bene, sino a quando una sera Claudio confessa a Nina di avere un'altra donna, e,senza possibilità di replica, va via di casa.
Nina cade in depressione, e rischia di perdere il posto nei grandi magazzini, dove ha l'importante ruolo di comunicare al pubblico le offerte speciali,servendosi della sua voce particolarmente suadente e accattivante.
Ma nel giorno del suo compleanno reagisce, si trucca come non faceva da tempo, si veste elegante ed esce di casa decisa a lasciarsi alle spalle il ricordo di un amore ormai finito.
Consigliata dall'amica Giulia (Donatella Finocchiaro) prova ad adescare e a lasciarsi adescare, provando nuove sensazioni con gli uomini più disparati, incontri di una notte, avventure senza seguito. Vuole ottenere il massimo senza impegnarsi in rapporti duraturi.
Una notte, in un locale notturno che ha preso a frequentare, incontra uno strano individuo che la colpisce per il suo fare misterioso.
Finiscono a letto in un albergo di infimo ordine, e Drazen (Branko Duric) riesce a fare breccia nel suo cuore, Nina si scioglie, si abbandona totalmente a quell'uomo, che sparirà nel nulla.
Nina cerca di rintracciarlo, ma in albergo non riesce ad avere dal portiere il suo nominativo, ignorando che anche Drazen la sta cercando perchè non riesce a dimenticarla.
Finalmente si ritrovano, e dopo una infuocata notte d'amore, si lasciano. Drazen è l'allenatore di una squadra di basket dell'est, e deve ripartire con i suoi ragazzi. Nina lo saluta dalla finestra dell'hotel. Forse quella storia d'amore avrà un seguito.
Ovviamente, la scena è tutta per Isabella Ferrari, brava, bella, come sempre una grande signora del nostro cinema.
Pierfranco Favino si vede poco, all'inizio e verso la fine, quando incontra Nina all'ingresso dei grandi magazzini. Lui è con la sua nuova compagna, visibilmente in stato interessante. Un incontro imbarazzante, più per lui, perchè ormai Nina ha superato il dolore dell'abbandono.
Anche Branko Duric entra in azione oltre la metà film, è un buon caratterista, e dopo tutto il suo ruolo è quello del bel tenebroso.
Valerio Mastandrea, Giampaolo Morelli e Donatella Finocchiaro hanno ruoli leggeri, e se la cavano bene.
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