Regia di Renato De Maria vedi scheda film
Nina viene improvvisamente lasciata dal marito. Ha passato da un po' i trenta, si ritrova sola e disperata; comincia così a riapprocciarsi, timidamente e nervosamente, al mondo maschile. Ogni esperienza le sembra però disastrosa, come se la sua necessità di amare ed essere amata fosse ogni volta fraintesa.
Quarta regia cinematografica di Renato De Maria, Amatemi arriva a tre anni dal buon successo di Paz! (2002), film su Andrea Pazienza, e conferma le buone doti formali del regista pur cambiando totalmente registro nei toni e nei contenuti. E' questa infatti una storia di nevrosi sentimentali moderne, forse inquadrata con un po' troppa superficialità nella sceneggiatura che De Maria firma insieme a Francesco Piccolo (da un soggetto che i due hanno scritto con Doriana Leondeff); d'altronde l'argomento - amore e comprensione fra i sessi - si presta inevitabilmente a banalizzazioni ed equivoci facili. Buona la prova di Isabella Ferrari, protagonista sempre più disillusa nei confronti del maschio, via via che la trama si dipana; al suo fianco il cast sfoggia una discreta serie di validi nomi: Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Donatella Finocchiaro, Marco Cocci e Branko Djuric. Durata limitata ad appena un'ora e venti, lunghi titoli di coda compresi; musiche poco incisive di Riccardo Senigallia. 4/10.
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