Regia di Renato De Maria vedi scheda film
"Amatemi" sembra dover essere il grido di Nina, una donna la cui vita va a rotoli la sera in cui il marito la lascia.
Inizialmente Nina reagisce in maniera irrazionale: vuole sapere il giorno esatto in cui Claudio ha smesso di amarla, gli chiede di fare l'amore. Presto però reagisce, e dopo i primi minuti, in cui butta via gli oggetti personali del marito, si riempie di cibo da asporto, si prende una pausa da lavoro e si toglie la fede, diventa presto una nuova persona.
Conosce uomini, ci fa l'amore, riprende il lavoro (sul posto di lavoro è, tra l'altro, molto apprezzata), esce con le amiche.
E le va bene questa nuova vita, perché ama, tanto quanto è amata.
Intorno a lei ci sono uomini (e una donna) che la desiderano, uomini tutti diversi ma egualmente bisognosi dell'amore che Nina sa dare.
Se la trama è piacevole, la durata del film è eccessiva.
La prima metà scorre senza dialoghi, senza sentimenti, senza passione.
La seconda è più turbolenta e comunque non si ferma mai sulla psicologia dei protagonisti. Il che è in realtà un bene, visto che di personaggi ce ne sono fin troppi, buttati lì e poi non approfonditi.
Buone le interpretazioni dei vari attori, per quanto brevi siano i loro ruoli.
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