Regia di Fernando di Leo vedi scheda film
"Brucia,ragazzo brucia" diretto nel
lontano 1969 da Fernando Di Leo,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia tratta di una famigliola
che va in vacanza proprio alla fine
della stagione,e Clara che è un
pò in crisi con il marito,durante
la sua assenza per motivi di lavoro,
accetta la corte del giovane e
spregiudicato bagnino Gianni,
che ha la mentalità molto
libera e rivoluzionaria.
Il Film si può collocare in quel filone
erotico che spopolava all'epoca,ma intorno
a questo Di Leo dipinge su Clara tutta
la cornice in punto di vista prettamente femminile,
che ha dello psicologico e ci infila il melò,
l'ironia (soprattutto per le musiche e
le situazioni) e il drammatico per la
parte finale.
La parte visionaria del regista si vede
molto all'inizio quando Clara sogna un
quasi incontro lesbico con una donna,
per poi diventare un prodotto confezionato
in un modo gradevole,ma però nello stesso
tempo datato,infatti si può considerare
uno spaccato dei tempi.
Infatti nel 1969 c'erano i ragazzi
rivoluzionari che praticavano
il "sesso libero" e che usavano
con disprezzo la frase "borghese",
perché loro avevano un altra
mentalità,e il bagnino Gianni e
uno di loro,che fa la corte a
Clara che ha un suo blocco mentale
difficile da rimuovere,e solo
lui riuscirà alla cosa però
con gravi ripercussioni.
Il messaggio che ti manda il regista
è una critica alle coppie che non
sanno trovare una complicità
mentale-sessuale e che vanno solo a letto
per ideologia borghese,e l'emblema
di questo è il marito Silvio che
secondo lui certe cose le possono
provare solo le "puttane" e invece
le donne per bene devono solo pensare
a procreare e a soddisfare il marito.
Il difetto del Film e che i personaggi
non sono molto bene caratterizzati,
ma è interessante quella dei bambini
dove la figlia di Clara fa amicizia
con un amichetto contestatore,
dove preferisce Snoopy
a Topolino e dove impicca
la bambola dell'amica per
togliere i vincoli affettivi,
che ha dell'esilarante.
Da segnalare la buona direzione
degli Attori soprattutto una
strepitosa Françoise Prévost (Clara),
e un bravo e credibile Gianni Macchia
nella parte del bagnino,e Michel Bardinet
nella parte del marito.
Nel Cast figurano anche una splendida
Monica Strebel,che nella prima scena con
il suo costume fatto solo di margherita
è intrigante e Leonora Ruffo.
Invece nel Cast tecnico figura come operatore
Aristide Massaccesi,futuro Joe D'Amato,
che diventerà uno dei perni del Cinema
di genere.
Il Film non che abbia scene molto erotiche,
a parte qualche parte del corpo che si vede,
ma all'epoca ha avuto problemi con la censura,
perché nonostante i buoni risultati al botteghino,
fecero seguito tante polemiche e un sequestro
per oscenità,e gli diedero una infamante
etichetta di Film pornografico,questo per
capire com'era quell'Italia puritana e
bacchettona alla fine degli anni '60.
Che poi il Film ha un significato profondo,
che racconta lo sblocco mentale psicologico
di una donna molto confusa.
In conclusione un Film sufficiente,
che con un budget risicato dove Di Leo,
ha saputo raccontare tutto il percorso
femminile di questa donna che si ritrova
in un bivio e il regista evita anche
l'"Happy End",anche se poi in apparenza
il finale sembra mozzato,ma non è così.
Comunque questo Film è difficilmente
reperibile,ma ve lo consiglio come
un originale prodotto che ha in se
uno spaccato dei tempi.
Il mio voto: 6.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta