Regia di Leo McCarey vedi scheda film
Le quasi due ore di durata per narrare una complessa vicenda sono ben dirette da un regista del quale ci si può fidare a scatola chiusa, e recitate da due attori che dei quali si può dire lo stesso. Funziona anche l'alternanza tra toni: commedia, sentimentale, dramma, guerra, spionaggio. Il film riesce inoltre a mostrare senza enfasi e senza didascalismi la disumanità di quel regime che sconquassò l'Europa e provocò la Seconda Guerra Mondiale. La vicenda e l'argomento nel suo complesso ricordano il "Notorius" di Hitchcock. E' inutile fare polemiche sul fatto che allora le pratiche dei nazisti non fossero del tutto ignote. Ciò è certamente vero, ma esse emersero completamente solo negli anni 50 e 60, dopo i vari processi e le serie indagini che si effettuarono. All'epoca purtroppo il mondo era cieco e anestetizzato nei confronti della vera natura del nazismo, anche perché certe cose sembravano troppo incredibili per essere vere. Tornando al film, che Cary Grant fosse un attore tutto fare adatto a tutti i generi si sa, ma forse che anche Ginger Rogers sapesse essere una brava attrice drammatica molto meno. Del resto, poverina, nella sua prolifica carriera ottenne solo un Oscar, e nemmeno per la sua interpretazione migliore. Tutti e due sono proprio divertenti quando lui, fintosi sarto, le prende le misure.
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