Regia di Daniele Costantini vedi scheda film
La trovata è quella del linguaggio, poi questo regista di cinema non ci capisce niente: ha fatto un opera teatrale al cinema, niente di più tedioso.
C'era anche l'idea di sceneggiatura di far parlare i morti in una ipotetica e fantasiosa, ma stimolante riunione post...storia, davanti ad un giudice che forse siamo noi ( a parte la "Sorpresa" finale di Gullotta), ma le inquadrature sono tutte davanti, centrali da ripresa piattamente teatrale, ed è un limite non trascurabile, eppure ci sarebbero stati i dialoghi e le storie, magari montate meglio e meglio distribuite, l'ironia non manca ed anche il sorriso, ma tutto, cinematograficamente, buttato al vento...!
Ci sono delle pecche di superficialità nei menandri della storia nella parte politica, che sembra che lo sceneggiatore abbia avuto paura di affrontare
Il nostro cinema è in mano a dei presuntuosi, registi, autori e d attori..
In una ipotetica riunione post storia, davanti ad un giudice muto, si ricostruisce la storia della banda della Magliana
La parte del giudice muto: meno che ci ha risparmiato i suoi sguardi ed ammiccamenti ormai facenti parte del suo curriculum
bravo come doveva..
veramente nel ruolo giusto
in parte, come si deve
bravo, ma troppo sopra le sue spalle
Un regista che farebbe meglio a fare del teatro, ed il cinema e dimenticarselo
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