Regia di Gionata Zarantonello vedi scheda film
Le idee non mancano, anche se essenzialmente quella originale è una - e non molto esaltante: inquadrare un pene per ottanta minuti e costruire attorno a lui una storia. Che però ha personaggi e situazioni in quantità sufficiente per non stordire di noia lo spettatore, anche se talvolta inevitabilmente la trama si addormenta un po'. E' un film che non vedremo mai in tv, ma ha di buono una certa autoironia ed uno humour accentuato ('come ogni uomo, sei solo un cazzo che cammina' è la battuta conclusiva della ragazza, a cui il protagonista risponde 'non è vero, io non cammino'); offre un quadro assolutamente negativo del maschio, con il solo, grande limite autoimposto della camera fissa sul membro virile. Niente di geniale, ma è comunque un prodotto ironico e curioso.
Un uomo, in seguito ad una caduta, ha il bacino fratturato. Costretto a letto, cerca disperatamente una donna che lo soddisfi: un'amica ex tossica (ricercata dalla polizia), un'altra già impegnata (che gli manda pure il suo ragazzo a vendicarsi), ma anche la sua ragazza 'ufficiale' (che però ha le sue cose)...
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