Regia di Gionata Zarantonello vedi scheda film
La sperimentazione è una cosa lodevole e stimolante, ma Zarantonello gira un film fintamente provocatorio, raffazzonato, banale nella misera sceneggiatura, che mischia appunto pseudo sperimentalismo, pseudo commedia degli equivoci, pseudo erotico, pseudo poliziesco, pseudo grottesco e pseudo biografico. Mai provato un tal senso di claustrofobia (qui in totale accezione negativa), e il film risulta infarcito di blateranti voci quasi sempre fuori campo (con brutto doppiaggio appiccicato, credendo di ovviare alle incapacità degli "attori"), gesticolazioni ridicole delle mani di Trentalance, disperati tentativi di rendere movimentata la scena. 4
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