Regia di Éléonore Faucher vedi scheda film
Le ricamatrici è un buon film, ben girato e ben recitato, che tiene presente la lezione dei fratelli Dardenne e di Bruno Dumont e tuttavia con riguardo al film di Élénoire Faucher è difficile dissipare ogni dubbio di programmaticità. Premesso che qualsiasi film comincia con un progetto, bisogna, comunque, rimarcare come la protagonista sia fin troppo avvenente, con gli occhioni azzurri e i capelli rossi e come sia fin da subito preparatissima nel suo nuovo lavoro di ricamatrice, tanto da interessare immediatamente, con una sua creazione amatoriale, un famoso stilista parigino. Oltre tutto, il fratello dell'amica non fatica ad innamorarsi di lei, consentendo alla regista di marciare spedita verso un lieto fine, appena smorzato dalla prevista partenza del giovane.
Funziona bene l'affiatamento tra le due interpreti principali, anche se, al cospetto dell'inedita collega Lola Naymark, l'esperta Ariane Ascaride giganteggia quasi novella Anna Magnani.
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