Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
La "scatola nera" del suicidio di Ada Contini (Zanella), aspirante attrice che a Roma vede eclissarsi il suo sogno, più che altro è uno scatolone di videocassette che - a 16 anni dal fatto - arrivano nella casa bolognese della sorella di Ada, Giorgia (Baraldi), investigatrice privata alle dipendenze del padre (Burruano). Incuriosita, Giorgia si mette alla ricerca di A., un personaggio misterioso la cui identità non viene mai rivelata da Ada nelle videocassette. La ricerca porta Giorgia a Roma, dove conosce Andrea (Alberti), affascinante professore universitario col quale ingaggia una relazione. Gli indizi sul perché del suicidio di Ada salteranno fuori proprio nella casa di Andrea.
Salvatores conserva il suo repertorio a suon di spinelli e citazioni cinematografiche (qui si va dal titolo a Ultimo tango a Parigi, fino a Jules e Jim e M - Il mostro di Düsseldorf) e trasforma una Bologna notturna in un paesaggio gotico dominato dai giochi d'ombra dei lampioni. Per il resto c'è molto mestiere e poco succo nel plot narrativo ricavato dal romanzo di Grazia Verasani che il regista ha sceneggiato con Fabio Scamoni.
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