Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
E' un giallo abbastanza di maniera, che si intreccia più o meno felicemente con il voyeurismo dell'era tecnologica. Interpreti sufficienti, senza grandi entusiasmi, regia buona, ma la storia non offre quei colpi di scena (il finale?) che ci si potrebbe aspettare: tutto scivola abbastanza blandamente verso il clichè. Citazioni cinematografiche a iosa, a partire dal titolo, che è una battuta di Brando nell'Ultimo tango a Parigi. E' ad ogni modo un film che ci si può perdere senza alcuna ansia.
Giorgia, quarantenne investigatrice bolognese, riceve per posta un pacco di videocassette che sono un autentico diario-monologo registrato dalla sorella Ada, morta suicida a Roma ben 16 anni prima. Seguendo la scia degli indizi disseminati dalla sorella, Giorgia risale dapprima ad un ambiguo insegnante universitario (con cui ha immediatamente una storia di sesso) ed infine al nocciolo della verità, che sta nel complicato rapporto fra il padre e Ada.
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