Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
C’è poco da fare: Gabriele Salvatores è davvero il più “americano” tra i registi italiani, l’unico in grado di padroneggiare con disinvoltura e credibilità il cosiddetto cinema di genere. “Quo vadis Baby” è un buon thriller psicologico, asciutto, essenziale, diretto con mano ferma dal regista milanese, ottimamente fotografato e ben interpretato da una brava Angela Baraldi. Il principale difetto del film, probabilmente, risiede in una sceneggiatura (tratta da un romanzo di Grazia Verasani) troppo scarna, priva di reali colpi di scena e con pochissimi attori, ma, tutto sommato, questo rende il film più compatto ed equilibrato. In definitiva non stiamo parlando certo di un capolavoro, ma di un onesto noir, come quasi mai se ne realizzano nel nostro paese: voto sufficiente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta