Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Pellicola curata sufficientemente, ma inutile sotto il profilo contenutistico. Come si evince dal titolo, si tratta dell’ennesimo re-make de “La Maschera di Cera” di Michael Curtiz (opera risalente al 1933) con in più una bella spruzzata di citazioni a “Non Aprite quella Porta” (paesaggio fantasma; famiglia di storpi disadattati; killer che se ne va in giro con una maschera di cera – anziché di pelle – sul volto). Tra gli altri films citati una menzione va a “Waxwork” (relativamente alle statue presenti nel museo, rappresentante mentre svolgono attività quotidiane), a “M.D.C. – Maschera di Cera” (la siringa con la quale il killer stordisce le vittime) e a “Cimitero Vivente” (individuo che si vede recidere il tendine di un piede). Noiosissimo tutto il primo tempo in salsa tipicamente teen-movie (con i classici personaggi che fanno di tutto per cacciarsi in situazioni di pericolo), più vivace la seconda parte con momenti gore niente male (una decapitazione; un dito tranciato di netto; una ferita al tendine del piede stile “Cimitero Vivente”; cranio della Hilton trapassato con un bastone appuntito; volto preso più volte a sprangate).
Bella la messa in scena del museo completamente di cera che si strugge nell’incendio finale.
La regia è modaiola e ogni tanto immotivamente virtuosa (vedi le inutili riprese aeree). Sufficienti le interpretazioni, compresa la Hilton (tutto sommato si vede di peggio).
Bene il make up, sufficiente la fotografia. Per teenagers e per chi non ha una cultura horror troppo estesa. Evitabile per i fanatici del genere (i dejà vù, per loro, sarebbero costanti dal primo all’ultimo minuto). Voto: 5+
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta