Regia di Todd Graff vedi scheda film
Certo che se si vuole rimandare a chiare lettere a un determinato immaginario, niente di meglio che un adattamento titolistico come Diventeranno famosi. Mentre Camp (nel senso sia di colonia estiva, sia queer) era evidentemente troppo intellettuale o nebuloso. Così, quello che già è una specie di Fame versione Maria De Filippi, diventa un Buona domenica versione Troppo belli (o viceversa, che è lo stesso). Però il filmino di Todd Graff è tutto tranne che osceno. Questi ragazzini che vanno in campeggio per tentare la strada dell’arte (canto, ballo, recitazione), e incontrano la propria maturità, tra gelosie, amicizie, ripicche e passioni, sono puri e ancora incontaminati dal tubo catodico. Allora lo stereotipo – l’omosessuale, il belloccio stronzetto, la vamp, la sfigata, la buona, la cicciona nera - funziona proprio in quanto tale, segno diretto per raccontare un’età e un mondo; mentre il discorso socio-culturale sull’adolescenza appare sincero. Ovviamente, la retorica impera. Però gli interpreti sono azzeccati, e il reparto musical è ottimo: l’inizio gospel sembra venir dritto da Hair; e poi c’è una splendida versione di Wild Horses dei Rolling Stones, e una trascinante Century Plant.
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