Regia di Aldo Florio vedi scheda film
Dopo qualche anno di apprendistato come assistente per registi minori (Fernando Cerchio, Giorgio Bianchi), ecco che Aldo Florio si sente pronto per passare dietro la macchina da presa a firmare un'opera tutta sua. Malauguratamente il suo primo 'parto artistico' è questo spaghetti western dalla trama bolsa, al limite dell'insignificante, e realizzato in evidente modestia di mezzi. Non ci sono neppure dei nomi sul cartellone capaci di attirare l'attenzione del pubblico: Guy Madison e Vassili Karis (Karamesinis nei titoli di testa) rappresentano la coppia di interpreti dal maggiore appeal, mentre la presenza centrale femminile è quella della spagnola Monica Randall (anche qui, sfiorando l'anonimato) e in un ruolo marginale troviamo l'ancora non molto noto Gianfranco Cianfriglia (Gianfriglia, qui si sospetta il refuso, nei titoli di testa), che negli anni successivi parteciperà anche come protagonista a numerosi lavori 'di genere', sfruttando spesso lo pseudonimo Ken Wood. Frutto di una (classicissima) co-produzione italo-iberica, con location per girare scelte in Catalogna, I cinque della vendetta è un western all'italiana poco fantasioso già dal titolo e, per quanto non disastroso nella messa in scena, piuttosto scialbo; la sceneggiatura è firmata da Alfonso Balcazar e Josè Antonio de la Loma, in quel periodo autori di una valanga di prodottini seriali simili. 2,5/10.
Cinque pistoleri si uniscono per vendicare l'assassinio di un comune amico.
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