Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
Sordi è andato in Inghilterra e vuole farcelo sapere. Prima prova registica dell'Albertone, già riassuntiva della sua futura carriera dietro la macchina da presa: un uomo solo al centro della scena (lui stesso), personaggi risibili o macchiettistici, una valanga di luoghi comuni e di compassionevole buonismo. Ma c'è anche parecchio di buono: innanzitutto l'interesse del cinema italiano verso la swingin' London (contemporaneo l'approdo sull'isola da parte di Antonioni per Blow up), e poi - non va dimenticato - lo svolgimento lineare e minimale che, assecondando lo spettatore proprio nel privargli qualsiasi sorpresa o divagazione logica, rende il film una commedia semplice e leggera, ma anche onesta e, perchè no?, piacevole. Il rito del tè, la caccia alla volpe, la regina e i locali in cui suonano i gruppetti beat: dalle tradizioni ad oggi, non manca nulla nella lunga 'cartolina' di Sordi. Con il piccolo problemuccio dello sguardo fortemente 'italocentrico' al pianeta, ma... dettagli.
Un antiquario perugino vola a Londra per un'asta: è la tanto agognata occasione per conoscere usi e costumi, personaggi e situazioni della capitale inglese da lui letteralmente venerata. Ma non è tutto semplice per un italiano in terra straniera..
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta