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Odio le bionde

Regia di Giorgio Capitani vedi scheda film

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La recensione su Odio le bionde

di mm40
4 stelle

Giorgio Capitani, dopo una discreta gavetta, ha trovato il suo posticino al sole nella commedia leggera fra gli anni '70 e gli '80, per poi inserirsi nel circuito lavorativo della televisione e venirne definitivamente risucchiato. Anche questo Odio le bionde non è nè un prodotto particolarmente sofisticato e neppure il classico film comico - sguaiato e volgarotto - che si produceva in quel periodo; è l'ennesimo tentativo, inoltre, di fare risaltare la stella di Montesano costruendogli attorno un'intera pellicola (sceneggiatura di Laura Toscano e Franco Marotta), ma ancora una volta il risultato è piuttosto blando e privo di continuità dal punto di vista della verve. Il ruolo centrale dell'attore romano è anzi chiaro già dalla scena iniziale, dove il comico si confessa allo psicanalista con un breve monologo vagamente alla Woody Allen: ma - per quanto Montesano sia indiscutibilmente bravo e simpatico - fra lui e Woody Allen c'è la stessa distanza che intercorre fra un pechinese ed un alano. Qualche scena riuscita (quella del tormentone del carillon) ed un contorno di banalità, con un ritmo altalenante ed un cast comunque non disprezzabile (Jean Rochefort, Corinne Clery, Gigi Ballista, Roberto Della Casa, Paola Tedesco; c'è inoltre una particina per Michele Mirabella). Problema ulteriore per il film è che già l'anno prima Capitani, con l'ausilio degli stessi Marotta/Toscano, aveva realizzato un prodotto simile attorno a Montesano, con Aragosta a colazione: e già lì si era intuito che le idee non erano granchè spumeggianti. A quel punto verrebbe da pensare che, prima di girare un film su quella falsariga come Odio le bionde, magari si poteva anche provare a pensare di variare qualcosina. 4,5/10.

Sulla trama

Uno scrittore di gialli ha un bravo ghost writer alle spalle; quando quest'ultimo dettaglia nel romanzo Odio le bionde un furto in una villa simile a quella dello scrittore, la realtà prende spunto dalla fantasia...

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