Regia di Neal Israel vedi scheda film
Ennesima avventura cinematografica per il "mucchio Brady", prototipo della famiglia americana linda, ingenua, onesta, sempre sorridente, solare e positiva. La famiglia che non esiste, ma di cui tutti vorremmo far parte. Una marachella, due o tre problemucci (...ucci ucci) fanno capolino, ma sempre in allegria! I Brady sono stati lanciati nel 1969 in una serie televisiva durata 5 anni che ha fatto storia e ha, a suo modo, segnato un'epoca, per quanto solo in patria. La "seconda vita" è iniziata con il rifacimento per il grande schermo datato 1995 ("The Brady Bunch Movie"). I film vogliono anche e soprattutto essere una caricatura, quindi ci cerca di evidenziare i tratti più comici di una "entità" che sembra arrivata da un altro pianeta (nel vestire, nel parlare, nello spirito). Qui il babbo riesce persino, per una casualità più unica che rara, a diventare il Presidente degli Stati Uniti e il film si conclude con lui ancora in sella. Si poteva tentare la satira: un uomo così buono e onesto è fuori posto alla Casa Bianca e alla fine decide di ritirarsi. Invece neanche quello, troppa fatica. E così tutto scivola via blando-blando, frivolo-frivolo.
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