Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Esordio del "maestro" Chabrol in ambienti fortemente naturalistici e uno dei vertici della cosidetta Nouvelle Vague.
Ritornato al villaggio natale di Sardent ,il tubercolotico Francois ( Briay) si rende conto che l'amico di infanzia Serge ( Blain) e' diventato alcolizzato dopo che la moglie Yvonne (Meritz) ha partorito un figlio morto.La sua venuta rompera' i gia' flebili equilibri della comunita' (anche il prete lo consiglia di andarsene).Questo film di debutto del maestro Chabrol e' considerato un capostipite della Nouvelle Vague.Un gran esordio,tutto girato in ambienti naturali,dal taglio fortemente neo-realista intorno a una comunita' assai chiusa che a tratti segue una cristianita' ambigua.Premiato al Festival di Locarno (regia) si avvale di un bellissimo bianco-nero e va' ad aggiungersi a una serie di pellicole del regista (poco viste o inedite) che ultimamente sto' recuperando.Amarezza di fondo quando scopro che i tre interpreti principali Brialy-Blain-Lafont non ci sono piu'....grandi attori ...benedetto (a volte) l'home video,che con un play li fa rivivere.Mi sento di consigliarlo a chi ama veramente il cinema....anche del passato ( 1958).
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