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Fuga per la vittoria

Regia di John Huston vedi scheda film

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La recensione su Fuga per la vittoria

di maso
10 stelle

Per un appassionato di calcio come il Maso "Fuga per la vittoria" è una libidine per i polpacci oltre che per gli occhi, è un film che deve moltissimo a "La grande fuga" di John Sturges di molti anni prima, per intenti, ambientazione e qualche intarsio della trama: basta osservare il personaggio di Sylvester Stallone che più o meno ripete la stessa impresa che Steve McQueen compiva nell'altro film, cioè fuggire dal campo di concentramento allo scopo di carpire informazioni vitali per organizzare la fuga dei suoi compagni ancora prigionieri e farsi poi ricatturare per comunicargliele, nel film di Sturges però lo sviluppo della trama era tutto rivolto agli esiti dell'evasione nella parte conclusiva, qui invece l'invettiva all'oppressione nazista è espressa con grande efficacia mediante lo spettacolare incontro di calcio fra ufficiali tedeschi e prigionieri alleati che è il centro motore del film ed è emblematico che nel momento culminante, quando nell'intervallo della partita i calciatori prigionieri devono rinunciare a giocare il secondo tempo per darsi alla fuga l'immenso Pelè dica testuali parole a Stallone che è l'unico che non vuole rientrare in campo "Se scappiamo ora Hutch perdiamo più di una partita, abbiamo bisogno di te, non possiamo giocare senza il portiere" questa battuta alle mie orecchie suona come una grande metafora: il fatto che Hutch sia americano, che non sappia giocare a calcio, che all'inizio è mal visto da tutti, ma che alla fina sia determinante se non per fuggire, se non per vincere, quanto meno per non perdere la faccia e onorare l'impegno fino in fondo rendendosi utile alla squadriglia delle pecore nere alleate composta da britannici, scandinavi, sudamericani e reduci dai campi di concentramento provenienti dall'est Europa.
John Houston è stato bravissimo non solo a costruire un film avvincente ma anche a far sembrare attori dei calciatori e vice versa, in più ha filmato in maniera realistica e spettacolare dei numeri di alta scuola del football come il tacco trasportato sopra la testa dell'avversario di Ossie Ardiles e la storica rovesciata in bicicletta di sua maestà Pelè ma non pensate che il tono del film sia leggero o scanzonato perchè la scena in cui alla squadra si aggiungono cinque calciatori dell'est che hanno scolpito in volto l'orrore dell'olocausto ha un valore drammatico e umano molto elevato che esprime in maniera  efficace come la solidarietà sia un valore importantissimo e lo sport in generale sia un'ancora di salvezza per l'uomo in qualsiasi situazione a prescindere dai risultati di classifica che si possono ottenere praticandolo.
Nel cast va sottolineata la prova del grande Max Von Sydow nel ruolo dell'ufficiale tedesco che ha una sensibilità fuori dal comune: nonstante sia costretto ad eseguire degli ordini la sua passione per il calcio lo fa esplodere di entusiasmo d'innanzi al gesto tecnico di Pelè con il quale Houston manda una frecciata significativa a quello stronzo razzista di Hitler che alle olimpiadi di Berlino fu costretto ad assistere alla imprese sportive di Jessie Owens, un afroamericano che ai suoi ariani candeggiati diede parecchia merda sulla pista di atletica.
La lista dei calciatori famosi ve la scrivo io qui sotto:

Pelè (BRA)
Osvaldo Ardiles (ARG)
Bobby Moore (ENG)
John Wark (SCO)
Kazimierz Deyna (POL)
Paul Van Himst (BEL)

La mia scena preferita è quella della fuga, perchè nonostante tutto quando si regala un'emozione al pubblico, il pubblico contraccambia alla sua maniera: con l'entusiasmo.

Dedicato a John Houston - Bobby Moore - Kazimierz Deyna

Cosa cambierei

Il rigorista crucco

Su John Huston

Impeccabile ed è tutto dire per un regista statunitense
che ha ripreso in maniera così spettacolare uno sport
che nel suo paese ha il peso specifico di un uomo a
spasso in un cratere lunare

Su Michael Caine

Ottimo come sempre

Su Sylvester Stallone

A mio avviso una delle sue più grandi prove, ed era in ottima forma fisica ma se sul dischetto c'ero io non aveva scampo

Su Pelé

Bravo anche come interprete, ma non pensate che
fosse alla sua prima esperienza poichè Pelè aveva
già recitato in Brasile in alcuni film dove non faceva
neanche il calciatore

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