Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Bella l'idea del film, ma troppo prevedibile lo svolgimento, con scene ridicole, tocchi comici fuori contesto, ed anche una morale farlocca alla fine del tutto.
Il concept alla base di questo film, è intrigante: un supereroe che agisce per pura vendetta, non esitando ad uccidere, in grado di assumere l’identità di chiunque.
La musica di Elfman ricorda un po’ quella del Batman di Burton (sempre composta da lui, d’altronde), e credo che anche la regia di Raimi sia stata influenzata dal film sull’uomo-pipistrello, uscito solo un anno prima. Ma il film di Burton è di gran lunga superiore.
Darkman è giustamente “fumettoso”, irrealistico e molto teatrale. Sono cose che apprezzo, in un film supereroistico. Però certe scene sono francamente ridicole, anche in un contesto del genere, roba che probabilmente non sarebbe stata accettata nemmeno nel Batman camp di Adam West. Se non hai i soldi per gli effetti speciali, lascia perdere certe vaccate, dico io.
E l’ultima mezz’ora va tutto in vacca, con una scena d’azione in elicottero che è comica (con tanto di battutina da parte del protagonista) in un film che vuole essere “dark”. O la scena finale, in un’ambientazione improbabile (e la spiegazione data per trovarsi lì è completamente priva di senso).
Addirittura, il film alla fine propone pure una morale, ma è farlocca. Se davvero si voleva dare consistenza ad un giustiziere che diventa mostro (al di là dell’aspetto), bisogna dare una diversa caratterizzazione ai cattivi, avere più coraggio in una sceneggiatura che non ne ha. Alla fin fine, è la tipica storia supereroistica, dove i cattivi sono macchiette, ed i buoni sono buoni, anche se uccidono.
Mi farei andare tutto bene, se almeno ci fosse qualche guizzo d’inventiva, qualche sorpresa, che invece non arriva, il film scorre in maniera fin troppo lineare, aggiungendo la prevedibilità tra i suoi difetti.
Insomma, una delusione totale.
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