Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Dal regista di "La casa" la ferocia e la disperazione del dottor Westlake, reso mostruoso da torture e ustioni. Orrore, ma anche un amore ormai impossibile.
Grande successo per l'allora giovanissimo regista (31 anni), già affermato e seguito dagli appassionati dell'orrore per i primi due capitoli de "La casa" (Evil dead 1 e 2), Darkman - pur nella sua originalità - nasconde riferimenti a film famosi, come "The elephant man", "Il fantasma dell'opera", "Il gobbo di notre dame", "Batman".
E' la storia di uno scienziato, il dottor Peyton Westlake, scopritore di una pelle sintetica che attecchisce sul corpo umano, consentendo al volto di assumere qualsiasi connotato voluto. Con un grande limite: l'effetto dura soltanto 99 minuti.
Il dottor Westlake è legato sentimentalmente con la bella avvocata Julie Hastings, e finisce nel mirino di un avversario della ragazza, un feroce e potente criminale dalle tendenze sadiche.
Westlake viene torturato e abbandonato nel suo laboratorio dato alle fiamme, sopravvive ma il suo volto è orribilmente sfigurato.
In ospedale, con una ardita quanto disperata operazione, gli viene levata la sensibilità dell'epidermide. Questo gli consentirà di nascondere la propria identità dietro maschere di pelle sintetica, quella da lui inventata, e di dare la caccia, con tutto l'odio e il furore possibile, a chi lo ha sfigurato, impedendogli di vivere la sua storia d'amore con Julie Hastings.
Il soggetto di Darkman nasce da un'idea dello stesso Raimi, che inizialmente aveva pensato al personaggio di un attore, ma per logicità il protagonista è diventato uno scienziato.
Ottima quindi la scelta di Liam Neeson per la parte di Darkman: un fisico imponente, ma senza sfiorare il super-machismo, affiancato da Frances Mc Dormand, nel ruolo della sfortunata fidanzata di Peyton Westlake/Darkman.
Nel ruolo del cattivo troviamo Larry Drake.
Prodotto dalla Universal, il film ha realizzato incassi iperbolici, complici la trama nonostante tutto "romantica" e il make up di Tony Gardner e Larry Hamlin.
Fiducia ben riposta, in un regista così giovane che sino a quel momento aveva percorso la strada della produzione indipendente, dalla qualeerano scaturiti - dopo l'esordio a 24 anni con "La casa" (The evil dead), "I due criminali più pazzi del mondo" (Crimewave,1985) e "La casa 2" (1987 - Evil Dead 2).
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