Regia di Edward G. Muller (Edoardo Mulargia) vedi scheda film
Tra i migliori western spaghetti ma anche tra i più strambi certamente, realizzato nei Tirrenia Studios ex- Pisorno, con evidenti esterni tra pineta di Tombolo e valle di Uliveto, come altri western "Z" ma soltanto inteso nel senso di "0 budget".
Aiutato il prolifico e sempre modesto nelle sue valutazioni sul proprio lavoro Mulargia questo sì, da una immensa colonna sonora di Alessandro Alessandroni la quale non so proprio come si possa ragionevolmente definire "mediocre", e che rifà più che come molti dicono "Il Buono, il Brutto, il Cattivo", piuttosto "Per qualche dollaro in più",(magistralmente supportata, dalle grandi facce del filone di caratteristi come Aldo Berti, Marc Fiorini e come non citare almeno Mario Brega e Attilio Dottesio), e con in più evidenti echi psichedelici adattissimi al tono generale della storia, degli ambienti del film, e dello sconvolto ma adatto al ruolo, Robert Woods.
Ottima l'atmosfera di disfacimento non solo morale ma anche fisica, in anticipo su diversi titoli più blasonati e con pochi precursori in tal senso, come western spaghetti "crepuscolare", testimoniato da una ambientazione in una città praticamente "fantasma" per quanto riguarda cittadini e tutori dell'ordine nella veste di sceriffi.
La equazione tra omosessualità e psicopatici killer del west massacratori a botte di donne(la "stupenderrima" Rosalba Neri), oggi farebbe solo a accennarla, strepitare le solite esaltate e intolleranti falangi armate dell'"inclusione".
Finale pessimista e definitivo, a freddo, nel quale ti aspetti che da qualche parte con la carabina possa spuntare a salvare "El Puro" il suo amico peone messicano dal vigliacco ma furbo cecchino alle spalle Smitty, e invece nulla, quindi finale nichilista e realistico, negativo con pochi pari anche nel genere, se non "Il Grande Silenzio" di Sergio Corbucci, o il ben liminare, successivo "California" di Michele Lupo etc.
Versione internazionale(102'ca.) più lunga di circa 8' con materiali presi da copie sorgenti da materiali video ben più scadenti per singole sequenze, dettagli di violenza in più, dal titolo francese "El Puro".
John Nada
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