Regia di Franz Marischka vedi scheda film
Può bastare il fatto che Edwige Fenech, appena ventenne, giri per tutto il film completamente nuda dalla vita in su? Quale che sia la risposta, certo è che quest'Uomo dal pennello d'oro è un lavoruccio di poche pretese, privo di idee significative e di attori di particolare appeal. Forse il suo maggiore fattore d'interesse - se si escludono le nudità della co-protagonista - può essere la critica al movimento artistoide della seconda metà degli anni '60, visto dall'interno (il film è del '69); c'è spazio pure per una feroce umiliazione di Yoko Ono e dei suoi tipici 'happening' in cui compariva in pubblico dentro ad un sacco nero. In definitiva, se ne può vivere anche senza.
La scalata verso il successo di un pittorucolo senza scrupoli.
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