Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
e' un peccato che un film come questo sia passato inosservato ai piu':è vero ha ritmo lento,sembra che non succeda niente ma in realta'il protagonista è il silenzio,quello del laboratorio,quello della camera ardente del padre,quello della montagna quando va a pascolare le pecore.Max non riesce a comunicare e quando scoprono il suo imbroglio sulla ricerca vuole andare a morire e semplicemente va a vivere un'altra vita con un pastore albanese di Macedonia(come dice lo stesso personaggio),che deve riscattare il suo passaporto....E stupisce che sulla stessa montagna si facciano ricerche quasi fantascientifiche e dall'altra parte si pascolano le pecore...Ma questa non è la vita per Max...
Forse la sua migliore prova fino ad adesso,recitazione scarna,ridotta all'osso sguardo smarrito....
Regia minimalista aiutato dagli interni scarni del laboratorio del Gran Sasso
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