Regia di Alan Parker vedi scheda film
L'odissea carceraria di Billy Heyes narrata in "Midnight Express" è tratta dal racconto autobiografico redatto dallo stesso Heyes in seguito al suo ritorno in patria dopo cinque anni d'inferno passati nella prigione di Sagmalcilar a Istambul.
La storia inizia nel 1970, quando il giovane Heyes aveva solo ventitre anni: lo osserviamo mentre si appresta circospetto a salire sull'aeroplano diretto negli Stati Uniti, il suo battito cardiaco scandisce i suoi movimenti e la sua tensioe poichè il suo ventre sotto la camicia è ricoperto da ben due chilogrammi di hashish che gli vengono puntualmente trovati dalla polizia di frontiera causando lo sgomento della sua ragazza oltre che il suo.
Billy si ritrova condannato a trascorrere i migliori anni della sua esistenza in un carcere infernale in cui corruzione, violenza ed omosessualità sono regole più ferree del codice di detenzione penale.
Grazie alla sceneggiatura di Oliver Stone, puntuale e ben articolata come la regia asettica di Alan Parker in grande crescita professionale quegli anni e la prova memorabile di Brad Davis nei panni di Billy Heyes "Fuga di mezzanotte" ebbe un grandissimo successo alla sua uscita nonostante abbia a detta di molti un grosso difetto: si discosta in parecchi aspetti dalla vera storia raccontata nel libro da cui trae ispirazione e fu criticata dalla parte lesa, le autorità turche per come vengono raffigurate così disumane e corrotte dando di riflesso un'immagine distorta della nazione in causa, che lo stesso Heyes ha sempre descritto come accogliente e popolata da brava gente, è anche ovvio che in carcere abbia subito trattamenti non proprio da Grand Hotel.
Riporto qui sotto con un comodo copia incolla la lista delle differenze fra libro e film:
Nel libro, Hayes è in Turchia da solo, ciò nonostante l'amore per la sua ragazza costituisce una delle forze emotive trainanti che innescano in lui l'impulso finale alla fuga.
Secondo la versione letteraria, la ragazza lo lascia. Le scene di violenza sono romanzate.
Billy Hayes ha dichiarato di essere stato brutalizzato solo da alcune guardie turche e di non aver mai subito violenze sessuali ma ha avuto rapporti sessuali consenzienti con compagni di cella.
Hayes non ha troncato la lingua di un recluso, lo ha solo morso per essersi rivelato una spia.
Nella versione letteraria il protagonista viene spostato in un'altra prigione dalla quale scappa per mare, l'isola-prigione di Imrali.
La fuga è successiva al 1974, anno di inizio del conflitto tra Grecia e Turchia, dopo l'invasione turca dell'isola di Cipro.
Il libro riporta l'arresto di Hayes da parte delle autorità greche che lo ritengono un cittadino turco prima della definitiva liberazione.
Molti cercano ancora oggi di trovare l'utilità di un film così drammatico e brutale, io ho la mia opinione: credo che "Fuga di mezzanotte" sia un film che evidenzia magnificamente come un uomo privato della sua libertà, soprattutto con una condanna sproporzionata al suo reato, muoia prima dentro e poi progressivamente anche fuori a causa delle torture psicofisiche a cui è sottoposto giornalmente.
Il titolo inglese che tradotto significa l'espresso di mezzanotte, fa riferimento ad un treno che taglia il confine turco verso occidente e parte da Istambul proprio allo scoccare delle ventiquattro, ciò ha spesso causato dei fraintendimenti dato che Billy riesce finalmente a fuggire quando ancora il sole splende nel cielo ma raggiungerà la Grecia nella notte e quindi ha compiuto una fuga di mezzanotte.
Midnight express vinse due meritatissimi Oscar alla sceneggiatura di Oliver Stone e alla stupenda colonna sonora di Giorgio Moroder, prima nella storia ad essere incisa solo con strumenti elettronici.
Il film inizia con un cuore che batte e si conclude con un cuore che batte, al quale si aggiunge il nostro durante l'appassionante visione.
Meritatamente premiata visto l'attinenza con le immagini, sempre grande Giorgio Moroder.
Il segmento in cui Davis impazzisce e massacra Bonacelli era così fastidioso da osservare che durante le riprese il solo Parker assistì alla scena mentre la sua squadra si era defilata.
Grande regia di un realizzatore che gode della mia stima.
Intensissima la sua prova che gli vale veramente un posto nella storia del cinema, credo che la scelta di Alan Parker ricadde su di lui per la sua manifesta ambiguità sessuale che lo portò a contrarre il virus dell'AIDS e morire alla giovane età di 42 anni.
Come sempre impeccabile: pare che per immedesimarsi nel personaggio non si lavò per un mese e mezzo, causando un provvidenziale isolamento da tutti coloro che parteciparono alla realizzazione del film.
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