Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Giustizia fai da te?No Alpitour?Ahi ahi ahi....vabbè si scherza ma il tema di questo film non è troppo leggero.In una rapina in gioielleria ti ammazzano la figlioletta di otto anni e che fai?Cerchi di sopportare e di non entrare in un fantomatico gruppo di giustizia autogestita che ha subito offerto la sua longa manus.Ma le umiliazioni sono ancora all'inizio e alla fine si cede alla sete di vendetta che culmina in una tremenda carneficina con sorpresa finale sul filo di un terribile paradosso.Henry Silva porge la sua faccia legnosa a un personaggio tutto d'un pezzo a cui a poco a poco vengono minate tutte le certezze:credere nella giustizia,nelle forze dell'ordine,credere nella legge degli uomini per dirla in termini concreti.Il film è un crescendo di prevaricazioni che danno un idea dello stato precario della giustizia e dell'ordine nel nord Italia.E sapendo tutto quello che è successo dopo storicamente questo film firmato da un toscanaccio come Lenzi può quasi essere considerato come l'epitome della genesi del popolo leghista:un popolo contro i delinquenti che poi si è allargato a detestare tutti i diversi in genere ...Cinematograficamente parlando Lenzi correva il rischio di fare un film caricatura ma riesce a tenersi alla larga dalle trappole del giustizialismo fai da te proprio grazie a un finale amaro e paradossale che rimette nella giusta prospettiva tutto quello che è stato visto.Non per svelarvelo perchè il film merita di essere visto ma l'assunto di Condannato a morte per mancanza di indizi di Hyams se non erro ricorda molto quello affermato da questo film.La realizzazione è più che dignitosa,certo si vede che Lenzi e il cast sono più a loro agio nelle scene d'azione che in quelle stanziali e tranquille ma è film da vedere per farsi un idea...
ok
non male
apparizione costante in molti film di questo genere
un po' ingessata
la sua faccia legnosa ben si addice al personaggio tutto d'un pezzo descritto
regia solida ,meglio nelle scene d'azione
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