Regia di Ettore Pasculli vedi scheda film
In un futuro prossimo l'umanità vive nel sottosuolo, in uno scenario post-apocalittico. Solo due ragazzini, Teo e Beatrice, hanno il coraggio di ribellarsi a questa vita da ratti ed evadono, esponendosi a radiazioni e altri rischi potenzialmente letali.
La storia - apertamente, disinvoltamente ambientalista e involontariamente tragicomica nella ricostruzione fiabesca, fumettistica di una Terra post-apocalittica in un futuro molto prossimo - fa pensare ai peggiori delirii del contemporaneo Celentano; non sorprende perciò trovarne la moglie Claudia Mori come produttrice, insieme a Luciano Luna. Ettore Pasculli, giovane regista alle prime armi ma sufficientemente preparato, dà vita a una sua sceneggiatura scritta insieme a Lucio Mandarà (con lo zampino di Gianfranco Clerici per il soggetto) e lo fa con un buonissimo budget a disposizione, che permette all’autore di offrire all’opera una confezione patinata e curata con la collaborazione di valenti nomi quali Ruggero Mastroianni (montaggio), Alfio Contini (fotografia) e Michel Legrand (musiche). Coproduzione fra Italia, Francia e Germania, Fuga dal paradiso sfoggia inoltre nel cast Paolo Bonacelli, Aurore Clement, Horst Buchholz, Ines Sastre, Jacques Perrin, Lou Castel, Barbara Cupisti, Van Johnson e Fabrice Josso. Il risultato nel complesso è positivo dal punto di vista della messa in scena e del ritmo della narrazione, ma non può dirsi altrettanto dei contenuti, già svalutati all’epoca. 4/10.
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