1960, il malnato Frank Morris, dopo un tentativo di evasione ad Atlanta, viene trasferito ad Alcatraz. Qui farà conoscenza con gli abitanti della "roccia", stringendo alleanze e guardandosi dal frustrato direttore. Con un solo pensiero in testa: fuggirne.
Girato proprio nella prigione di Alcatraz, 15 anni dopo la sua chiusura, è l'ultimo film col quale il grande Don Siegel, già 64enne, si congeda dal cinema di serie A. Il 49enne Eastwood presta la sua maschera scolpita nella stessa pietra dell'isola a Frank Morris, un criminale statunitense realmente esistito, aiutato da comprimari di indubbio carisma e da una sceneggiatura di Richard Tuggle, perfettamente asciutta e ruvida. Funzionale l'atmosfera claustrofobica ben restituita dalla fotografia plumbea di Bruce Surtees. Musiche minimal di Jerry Fielding.
Quando uscì non piacque a Quentin Tarantino ma pure lui - col tempo - si è dovuto ricredere.
Un cult da rivedere per i cinquantenni, un film da scoprire per i più giovani.
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