Regia di Angelo Longoni vedi scheda film
Mamma e papà sono separati e il loro bambino soffre. Al limite della schizofrenia: vede il suo doppio, ci parla e si fa consigliare. Lui è buono, paziente, subisce in silenzio, sfoga nel calcio e nella playstation la sua rabbia: l’altro è aggressivo e incazzato e vorrebbe che il suo “gemello” si comportasse “da uomo”. Il padre non ha mai digerito il tradimento della moglie (la solita bellezza che non lascia scampo della Morante), la quale per arrivare al 27 lavora in una hot line all’insaputa di tutti. Litigate e schermaglie lasciano il passo quando un maniaco pedofilo minaccia la donna e il ragazzino. Siamo dalle parti di un discreto Tv-movie per i tipi di Raiuno da consumarsi la domenica o il lunedì sera, infarinato di Incantesimi e con le sue belle pausette pronte per farcitura da spot. L’eleganza del prodotto, il cast femminile (oltre a Laura, Valeria Milillo, che vorremmo vedere più spesso) e l’efficacemente didattica suspense che Longoni (anche attore nel ruolo dello psicologo) a tratti riesce a creare, non bastano a coprire il gap dei sette euro e rotti. Alessio Boni è qui come sarebbe potuto diventare in Quando sei nato non puoi più nasconderti se non avesse avuto come moglie Michela Cescon.
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