Regia di Juan Pablo Rebella, Pablo Stoll vedi scheda film
Scegliere di non scegliere è sempre la strada più sicura, ma non la più soddisfacente. Stoll e Rebella sembrano conoscer bene tale stato d’animo, ben impersonato dal fratello triste Jacob. Questi preferisce la sua vita e le sue calze grigie a quelle multicolore del fratello, portando avanti un’esistenza statica ed indolore, fatta di sacrifici, di generosità auto-commiseranti e di comode abitudini, che assecondano la sua incapacità di rischiare la vita (gli unici rischi sono nel gioco, che della vita è solo una riproduzione fittizia). Al contrario, suo fratello Hermann, dimenticandosi della madre malata (curata da Jacob sino al decesso) è emigrato in Brasile; qui produce calze colorate ed ha una vita vivace, non perfetta, ma con le sue soddisfazioni. In mezzo a loro Marta, segretaria e moglie per finta di Jacob, potrà ancora scegliere di scegliere. Un film piccolo e sussurrato, fatto di silenzi e non eventi e che, raccontando il grigiore, sembra suggerire di rischiare la via dei colori. ***
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