Regia di Juan Pablo Rebella, Pablo Stoll vedi scheda film
La Martini (direttore di Film tv) si lamenta perché il cinema d'estate in Italia si dilegua, certo i blocks si dileguano o almeno rimangono solo quelli che convengono, ma stando con i piedi per terra ci rendiamo conto che in Italia non sarà una cosa istantanea portare gente al cinema in questo periodo (già è difficile portarla in un periodo normale!!), ma ben vengano allora i piccolo films, di produzioni o distribuzioni varie, che hanno un loro pubblico e magari con un passa parola possono anche avere quel piccolo successo che allargherà in maniera naturale la visione. Questo film appartiene a questo genere, nessuno conosce niente e solo un determinato pubblico, attirato dai premi o da articoli strettamente critici, viene a vederlo, questo servirà a spargere la parola. Una città medio piccola come la mia ha fatto questa politica ed ho notato che c'è una certa risposta. IL film vale la pena è un piccolo gioiello da godersi inquadratura per inquadratura, mi ha ricordato in un certo senso la commedia "L'Ora della Fantasia" di Anna Bonacci portato sullo schermo più volte ed anche un tocco di Quel che Rimane del Giorno.
L'ironia viene fuori semza strafare in maniera sottorranea, ma è un'ironia che lascia perplessi e fa riflettere sui caratteri dei protagonisti, ma più che altro sui loro comportamenti abituali, una sceneggiatura perfetta a sei mani composta dai due registi e dallo scenografo che disegna una scenografia che è parte integrante della storia. L'ironia sugli ebrei ci ricorda Allen, ma solo per la tematica, qui il gioco d'ironia è solo quello di una realtà misera. L'unica valvola di sfogo è il gioco del calcio che riesce a fare svegliare l'interesse a Jacob. Da considerare e ripensare, ogni inquadratura ha un suo interesse e gli attori sono basilari per accompagnare l'operazione, il doppiaggio italiano è stato curato in maniera particolare e quindi il film non perde il suo significato vero.
Jacobo, ebreo propietario di una fabbrica di calzini, deve ospitare il fratello, anche lui artigiano del settore ma che vive in Brasile. Jacobo interpella una sua dipendente tutto fare, per farle fare il ruolo della moglie in questi giorni . le cose andranno avanti da sole..
Musica che fa parte dell'atmosfera perfetta del film
Jacobo personaggio ostico, che da il senso qal film, davvero bravo
Una bravura chehcommuove per la sua essenzialità ed aderenza
Piccolo ruolo di operaia, sempre nella riga essenziale del film
Il fratello del Brasile, attore bravissimo nelle sue sfaccettature
registi che tengono conto di diverse esperienze di grandi autori, ma che poi fanno un discorso personale con ottimi risultati
registi che tengono conto di diverse esperienze di grandi autori, ma che poi fanno un discorso personale con ottimi risultati
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