Regia di Ted Post vedi scheda film
Secondo capitolo de Il Pianeta delle Scimmie, con un tono di azione rafforzato ed una regia più scattante; ormai abbiamo superato l’impatto con i volti mascherati da scimmie, che era il vero dilemma, per dirla tutta, anche se oggi ne abbiamo viste di cotte e di crude ad iniziare da Star Wars ect, , tanto è vero ne è stata fatto anche un remake, titolato, ma sempre di remake si tratta, anche con poco successo, imprevisto, e forse meritato. Io personalmente sono avverso a film dove l’attore si maschera, anche parzialmente, da animale non mi sembra più cinema, l’ammetto è un mio limite e spero che ognuno di noi lo abbia, a suo modo, naturalmente. Tornando al film come secondo capitolo, si va avanti per una strada densa di avventura dove Taylor sparisce misteriosamente, dopo pochi minuti di pellicola, interviene al suo posto un suo collega di equipaggio che si accorge tristemente che il tempo trascorso, per un errore di calcolo, è oltre due millenni dopo la sua partenza. Il film vuole dimostrare, e ci riesce, che anche nel mondo delle scimmie, che hanno sostituito gli uomini, o almeno credono, dopo una guerra nucleare, si ripetono di pari passo il percorso di errori storici che li hanno portati alla autodistruzione. Nessuno incontro delle due specie è permesso, il che potrebbe portare a capire gli errori fatti, e quindi la distruzione totale del pianeta è inevitabile. Quindi un concetto forte, sfruttato forse un po’ troppo come film di avventura, ma in accordo con le leggi commerciali, che hanno permesso un’operazione come questa.
un continuo che porta all'epilogo in maniera naturale
un buon regista che ha confermato con alcuni titoli in avvenire
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