Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Se Wilder definì il suo primo lavoro una commedia smaccatamente commerciale pur di farsi notare, probabilmente aveva ragione. Ma è anche un fatto che dopo quasi settanta anni dall'uscita il film non annoia e non appare datato. Credo che ciò sia principalmente dovuto alla bellezza senza tempo di Ginger Rogers: chi andava a vedere un film con lei protagonista senz'altro non poteva ignorare questo particolare, e in ciò sta la trovata astutamente commerciale: in nome di quella bellezza si chiede allo spettatore di credere che possa avere 12 anni! Se si aggiunge che la sua assoluta bravura in questo ruolo, così innocentemente pepato e sognante ad un tempo, è altrettanto grande, il successo e la freschezza ancora attuali del film si riescono a comprendere bene. Il risultato in effetti è semplice e delizioso. E rimane anche il fatto che un argomento come quello di una crescente inconscia infatuazione di un adulto per un'adolescente è tutt'altro che scontato e qui risolto con un garbo e una delicatezza unica. L'idea era comunque intelligente e provocatoria (già nel titolo inglese), anche se non originale. Pur senza voler fare alcun paragone, si potrebbe ricordare ad esempio un interessante film tedesco degli anni trenta (Ragazze in uniforme) nel quale si era addirittura affrontato un tema decisamente più scottante come l'infatuazione omosessuale fra educatrice e allieva. Rimane comunque una commedia piacevolissima, con trovate azzeccate e ben recitata da tutti gli interpreti.
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