Regia di Robert Fuest vedi scheda film
A spron battuto,solo un anno dopo l'uscita dell'"Abominevole dr.Phibes" giunse un sequel immediato,che riporta l'organista in vita nonostante il suicidio automummificatore che chiudeva il primo capitolo:intitolato da noi "Frustrazione",il numero due delle atrocità perpetrate dal musicista pazzo e vivente nel culto della moglie morta e imbalsamata è ambientato per oltre metà nell'Egitto degli scavi archeologici e le leggende delle maledizioni che lo caratterizzano in parte.L'interpretazione di Vincent Price è di quelle che i recensori americani appellano "suave",giocata su un'ironia finissima e una bravura interpretativa che lascia il grande attore recitare quasi solo con gli occhi,dato il mutismo del suo personaggio;lo schema degli assassinii è similare a quello del primo film,però c'è da dire che questo seguito è forzatissimo nell'idea e nel contesto.Cioè,si fa vedere,ma il gioco dei delitti a tema ormai sa di ripetitivo e se ne avverte la meccanicità,anche se il regista Fuest imprime un passo quasi giocoso al tutto.Ma,quando di un gioco di prestigio si intravede il trucco che sta dietro,finisce di divertirci,e finisce il senso di meraviglia.O no?
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