Regia di Robert Fuest vedi scheda film
Uno dei peggiori sequel mai realizzati, il cui esito si pone esattamente agli antipodi del predecessore (L'abominevole dr. Phibes).
Londra, 1928. Darius Baiderbeck (Robert Quarry) è entrato in possesso di un papiro, giunto tra le sue mani grazie a un traffico illegale, contenente preziose indicazioni su un fiume dell'Egitto le cui acque sono in grado di garantire la vita eterna. Il papiro è stato rubato dalla casa del dottor Phibes (Vincent Price) il quale, dopo essere rimasto per tre anni rinchiuso nella cripta, al fianco dell'amata Victoria (Caroline Munro), torna in vita. Aiutato dalla sempre presente Vulnavia (Valli Kemp), Phibes recupera il papiro e si mette in viaggio per raggiungere l'Egitto, esattamente come Baiderbeck. Il primo intende attraversare il "Fiume della Vita" per riportare in vita la moglie, il secondo aspira a prolungare, oltre il secolo di tempo, la propria vita. Per raggiungere il suo scopo, Phibes si libera crudelmente di chiunque venga a trovarsi sul suo cammino.
"Phibes giacque nell'oscurità per tre anni. Finché la luna, venendo a trovarsi in esatta congiunzione con gli eterni pianeti, illuminò con la sua luce la cripta. Spinto da quegli impulsi luminosi, il sangue della vita tornò a scorrere nelle vene di Phibes. Tutto si mise in movimento e il dottor Phibes, ancora una volta, prese a camminare sulla terra."
(Voice over - Prologo)
"Vittoria, sono stato accanto a te per tre anni, stanotte la diafana luna, come accadde duemila anni fa, raggiungerà l'esatta posizione, producendo l'apertura della cripta e dando inizio alla nostra più grande avventura. Noi ci imbarcheremo per la terra d'Egitto dove, molti anni fa sulla montagna che sovrasta la valle dei faraoni, ho preparato per noi due una meravigliosa dimora, ignorata da tutti gli esseri viventi. Laggiù, mia adorata, c'è la chiave della resurrezione per te e la vita eterna per noi due."
(Phibes)
Stessa produzione, MGM, e (quasi) stesso cast tecnico artistico de L'abominevole dr. Phibes, stavolta però alla base di uno dei peggiori sequel mai girati, secondo solo, per risultato, a L'esorcista II - L'eretico (John Boorman, 1977). In questa circostanza Robert Fuest non può contare sul lavoro in sceneggiatura di Robert Blees, autore di una storia piena di incongruenze e parecchio improvvisata. Più ironico, solo nelle intenzioni, del precedente L'abominevole dr. Phibes, Frustrazione (titolo italiano a dir poco indovinato, visto l'effetto provocato sullo spettatore) inizia con un breve e impreciso riassunto, per poi lasciarsi alle spalle l'atmosfera macabra e misteriosa che aveva reso unico il precedente lungometraggio.
Fuest prosegue senza convinzione la storia, per sola necessità economica, passando sopra a importanti snodi narrativi e cercando di dare seguito a un racconto che non lo prevedeva: Phibes si risveglia (?) dopo tre anni in perfette condizioni fisiche; Vulnavia (nel doppiaggio italiano diventa Vulnevia) non presenta gli effetti dell'acido che ha ricevuto sul volto al termine del primo film, oltre a non avere pagato i conti con la giustizia. Dopo pochi minuti dai titoli di testa, il registro ironico assume il predominio su ogni singola sequenza. L'ispettore di Scotland Yard e il suo assistente (Peter Jeffrey e John Cater, gli stessi attori, nei medesimi ruoli, anche ne L'abominevole dr. Phibes) diventano macchiette il cui abbigliamento (giacca e cravatta in pieno deserto), abbinato a battute sconfortanti e banali, dovrebbe dare al film un taglio leggero e da pura commedia, senza però che mai i due riescano a strappare un sorriso. I delitti sono proposti in maniera volutamente grottesca, mentre Vincent Price appare insolitamente sottotono, al punto di non riuscire nemmeno per un istante a farsi prendere sul serio. I ripetitivi e scialbi monologhi decantati al cospetto del cadavere di Vittoria (nel film precedente Victoria, altra svista al doppiaggio) contribuiscono unicamente a rendere più insopportabile la visione. Del tutto irrilevanti anche i camei di Peter Cushing - capitano di una nave in scena una manciata di secondi - e del povero Hugh Griffith, che nel precedente L'abominevole dr. Phibes interpretava un rabbino. Nonostante la presenza di Vincent Price, in una delle rarissime sue dimenticabili performance, il film ottiene un sonoro flop al botteghino, bloccando "l'abominevole" progetto della produzione che avrebbe voluto dare corso a un terzo e ultimo capitolo. A distanza di anni Frustrazione ha ottenuto un pò ovunque pareri esaltanti, addirittura esagerati sull'imdb, ma le varie sinossi sono imprecise, quando non grossolanamente errate (ad esempio quella riportata sul dvd MGM [1]), a testimonianza del modesto risultato frutto di una realizzazione tecnica e artistica veloce e superficiale, mirata a sfruttare unicamente il successo ottenuto da L'abominevole dr. Phibes.
Curiosità
Una voce narrante riassume, in maniera imprecisa, la storia del film precedente, nel quale la morte di Victoria veniva descritta come conseguenza di un'operazione chirurgica (causa ulcera duodenale) fallita, mentre il marito era lontano per lavoro. In questa circostanza, invece, si racconta che l'intervento chirurgico sul corpo di Victoria è stato causato dalla necessità di rimediare agli effetti di un incidente stradale, avvenuto durante il giorno di nozze, mentre la stessa era in viaggio con Phibes.
Citazioni
"Quando la prossima luna piena splenderà nel cielo, le acque del Nilo e le maree degli oceani si incontreranno, la vita tornerà a scorrere nelle tue vene e l'amore nei nostri cuori."
(Phibes)
NOTA
[1] Sotto: la sinossi "fantastica", e un bel pò inventata, riportata sul retro della cover del DVD MGM.
"Una tendina di velo ci separa dal caos, dal nulla."
(Angelo Fiore)
Trailer
F.P. 25/05/2022 - Versione visionata in lingua italiana - DVD MGM (durata: 85'49")
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