Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
Letto l'elenco degli ingredienti (Curtiz, Robinson, Bogart...) si capisce subito che si va sul sicuro. E così è. E' una delle tante storie del cinema americano sulla corruzione del mondo del pugilato (che fosse tutto vero?). Qui la tematica viene bene intrecciata con una storia d'amore e un'altra di gelosia semi-incestuosa del fratello per la sorella. A proposito, Robinson (come altrove Cagney), rende bene il personaggio del figlio di mammà divenuto per questo prepotente, perdipiù con un rapporto molto ambiguo con la sorella, la quale deve vedersela con la sua gelosia morbosa che confina con l'incesto. Robinson era sempre un grande attore, ma in questi ruoli ci sguazzava. Naturalmente anche il giovane Bogart è perfetto nel ruolo del intrallazzatore/gangster. Più in là avrebbe interpretato ruoli da "duro buono", ma resta il fatto che il ruolo del duro, buono o cattivo che fosse, era proprio il suo. Bella la scena della sparatoria finale. Non è un capolavoro, ma certamene un film buono e dignitoso, forse conosciuto un po' troppo poco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta