Abbandonato il suo vecchio manager che riteneva un truffatore, Teddy "Cherokee" Wilcox, un giovane pugile di sangue indiano, grazie all'aiuto dell'amico giornalista Mike Durrel passa nella 'scuderia' di Tony LaMonaca. Per merito dei suoi consigli e del severo allenamento, il pugile ottiene una serie di incoraggianti successi, ma alla vigilia di un importante incontro qualcuno impone a Tony di far perdere "Cherokee". Durante il match, l'indiano si accorge che il suo manager cerca di truccare l'incontro, ma reagisce e riesce a vincere. La sua vittoria sarà per lui l'inizio di un incubo: incolpato dell'omicidio del suo manager, "Cherokee", insieme alla figlia di Tony, dovrà dimostrare la sua innocenza e allo stesso tempo dovrà capire chi gli è amico e chi no, tentando anche di sfuggire a coloro che vorrebbero impedirgli di smascherare l'organizzazione che si cela dietro il racket dei combattimenti clandestini di cui lui è diventato un'inconsapevole pedina.
Il momento migliore potrebbe essere l'inseguimento tra le auto della polizia e la Mustang guidata da Robert Blake, ma tale scena purtroppo dura pochi secondi. Per il resto il film mischia italianate (tracce di giallo) con americanate di routine.
Attivo da una decina d'anni e omonimo (e pressochè coetaneo) del collega di Jacopetti nella saga dei Mondo cane, Franco Prosperi è il regista di questo Un uomo dalla pelle dura, sorta di Rocky ante-litteram (il film americano è di quattro anni più tardi) e all'italiana. Ma più che ritrovare tracce del futuro film con protagonista Stallone (le analogie sarebbero… leggi tutto
qua siamo piu' all'inizio che per tutto il film,dalle parti di un pre-Rocky,ma onestamente salvo solo la splendida bellezza di Catherine Spaak;solo x questo motivo il film non e' da una stella.voto.5. leggi tutto
Verso la fine degli anni sessanta la "Cinegay S.p.A." dell'italo-francese Felice Testa Gay ideò una serie di noir a basso costo da ambientare nella provincia americana e ispirati a certa letteratura "hard boiled" minore del dopoguerra, serie della quale questo film costituisce il prodotto senz'altro più interessante, oltre che l'ultimo in ordine di tempo.
I copioni venivano… leggi tutto
Verso la fine degli anni sessanta la "Cinegay S.p.A." dell'italo-francese Felice Testa Gay ideò una serie di noir a basso costo da ambientare nella provincia americana e ispirati a certa letteratura "hard boiled" minore del dopoguerra, serie della quale questo film costituisce il prodotto senz'altro più interessante, oltre che l'ultimo in ordine di tempo.
I copioni venivano…
Premesso che il regista di Un uomo dalla pelle dura non è il Franco Prosperi (1928) che collaborò con Gualtiero Jacopetti e Paolo Cavara alla realizzazione di Mondo cane (1962) e a tutta la serie dei mondo movie, bensì il regista - all'anagrafe Francesco Prosperi (1926 - 2004) - di parecchie commedie anche con Alighiero Noschese (Io non scappo... fuggo, 1970), si può…
Attivo da una decina d'anni e omonimo (e pressochè coetaneo) del collega di Jacopetti nella saga dei Mondo cane, Franco Prosperi è il regista di questo Un uomo dalla pelle dura, sorta di Rocky ante-litteram (il film americano è di quattro anni più tardi) e all'italiana. Ma più che ritrovare tracce del futuro film con protagonista Stallone (le analogie sarebbero…
qua siamo piu' all'inizio che per tutto il film,dalle parti di un pre-Rocky,ma onestamente salvo solo la splendida bellezza di Catherine Spaak;solo x questo motivo il film non e' da una stella.voto.5.
Anche i Cherokee tirano di sinistro:un prodotto anomalo questo,girato da cast per la maggior parte italiano o giù di lì(diciamo che Milian è italiano d'adozione) ma che sembra americano fin dentro le ossa per circa metà.Poi si vira verso il grandguignol di sapore argentiano con esiti alquanto discutibili.E'la storia di un pugile d'origine pellerossa con un fedina penale lunga quasi quanto un…
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Commenti (2) vedi tutti
Il momento migliore potrebbe essere l'inseguimento tra le auto della polizia e la Mustang guidata da Robert Blake, ma tale scena purtroppo dura pochi secondi. Per il resto il film mischia italianate (tracce di giallo) con americanate di routine.
commento di moviemanUn film figlio di un cinema che non esiste più.
leggi la recensione completa di moonlightrosso