Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Progressivamente sempre più impegnato in un'espansione del proprio ego , che qui lo porta a stagliare la propria celeberrima silhouette sullo sfondo del manifesto,e nel suo film successivo addirittura a porre il proprio cognome a garanzia dei fans , Tinto Brass continua il suo elogio della chiappa su pellicola, imbastendo quivi un quadrilatero erotico tra un padre di una certa età costretto a letto dalla malattia ma con ancora smanie integre, un figlio un pò mollaccione e due bellezze, una bruna ( Cristina Garavaglia da Prato) e una bionda ( la russa Katarina Vassilissa).E'vero che qui un tentativo di raccontare una storia viene fatto, ma è piuttosto palese che al veneziano Tinto ciò che preme è scatenar pruriginosi impulsi, con pelo pubico ripreso in controluce, solchi di natiche a tutto schermo, e seni ballanti. Tutta natura, per carità, e piacevole sollazzo per l'occhio maschile, ma ad un film di solito si chiede di essere un qualcosa in più.
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