Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film
Un film che, a mio parere, risente troppo del poeticismo di Tonino Guerra, responsabile di soggetto e, in collaborazione, sceneggiatura del film di Mingozzi. Alla fine dei conti, potrebbe essere una favola sugli eterni ritorni dell'amore, in una sorta di ciclo vichiano, meno scientifico e più abbandonato ai capricci del caso. Il film si culla, forse un po' troppo, sulla dolcezza di ripensare e ricordare gli amori passati e riviverli grazie alla facoltà di raccontarli. Un film di decorosa confezione, ma poco vitale.
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