Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Il primo film di Avati è un grottesco surreale da cui trapela un senso di disagio nei confronti del povero protagonista, una sorta di imbroglione a sua volta ingannato e sfruttato dal parentado per spennare clienti creduloni alle sue prodezze magiche. Balsamus alla fine è solo un emarginato che allo stesso tempo riesce a dimostrare le sue capacità ma non può andare ancora avanti.
Purtroppo il film è penalizzato da una struttura dispersiva e una narrazione frammentaria che lo rende spesso noiosetto. Discreti ambientazione e costumi, musichette similmorriconiane di Amedeo Tommasi. 6
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