Regia di Sergio Sollima vedi scheda film
Senz'altro uno dei più decenti esempi di spy-movie nostrano, filone molto in voga in Italia verso la metà degli anni 60', che sfruttava il grande successo delle ben più blasonate produzioni d'oltre Manica che avevano come protagonista Sean Connery nei panni del leggendario 007. Da noi invece c'erano Richard Harrison, Roger Browne, Ken Clarke e, come in questo caso, l'italianissimo (piemontese) George Ardisson. Tutti interpreti bellocci, atletici e con una non eccelsa predisposizione al mestiere di attore. Cambiano anche le sigle. Troviamo infatti gli agenti 077, 777, 3S3 e via dicendo. Vicende tutte abbastanza simili, tenute in piedi (con molta fatica) come in questo caso dall'abilità di un artigiano come Sergio Sollima, qui al suo esordio registico in solitaria dopo il film a episodi L'AMORE DIFFICILE, dalle belle location e da un certo ritmo che fanno dimenticare la piattezza della trama e di un po' tutto l'insieme. Curiosamente, a differenza dell'horror gotico, dello spaghetti-western e del poliziottesco, il filone pseudo-spionistico italiota non godrà in futuro di alcuna rivalutazione.
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