Regia di Elia Kazan vedi scheda film
Anche se sono cose che sono state dette e stradette fino alla nausea, non posso fare a meno di constatare quanto questo film sia incredibilmente magnifico. E lo ribadisco magnifico. Magnifico perché, dopo sessant'anni, possiede una forza visiva ed espressiva a dir poco travolgente, al punto da riuscire a far fremere lo spettatore e da emozionarlo fino alle lacrime, senza fare un uso eccessivo di azione e violenza (e su questo punto molti cineasti hanno parecchio da imparare). Magnifico per come narra le vicende degli scaricatori di porto, del loro codice d'onore talvolta assurdo, di come vengono maltrattati e sfruttati, di come la società 'bene' si dimentichi completamente di loro relegandoli ad una nicchia con delle proprie regole e delle proprie leggi (in primis non fare mai la spia); relegati, appunto, ad una nicchia che vive all'interno di una società che non li considera, di una nicchia lasciata a sé stessa che li ha resi istintivi, brutali e cattivi perché maltrattati e brutalizzati da gente che non si fa scrupoli ad usare la violenza. Una nicchia che è una società nella società e che vive nei quartieri malfamati, negli abiti sporchi, nei bar di quart'ordine, nella violenza becera e nell'alcool. Una società in cui non si può far altro che pensare unicamente a sé stessi per sopravvivere; nient'altro che a sé stessi. Kazan ce la racconta con un misto d'amore ed odio. Amore e pietà per la condizione di questi uomini, odio per il loro ottuso codice d'onore che li spinge a condannare chiunque provi a far la spia alla polizia (anche quando a guadagnarne sono tutti), per la loro infrangibile omertà e per la loro brutalità.
Brando, come protagonista, è magnifico, inimitabile superbo. Incredibilmente ambiguo e profondo, rispecchia perfettamente lo spirito dello scaricatore di porto, dando al suo personaggio tenerezza e violenza, gentilezza ed egoismo, insensibilità ed umanità. E' lui che intraprende un cammino interiore che lo porterà a denunciare i suoi aguzzini, migliorando la vita di tutti gli altri. Ma resta impresso anche Malden nel ruolo del sacerdote che spinge gli sfruttati a lottare contro i loro oppressori.
Fronte del porto è inoltre un film d'inusuale impegno civile per il cinema statunitense e (assieme a Furore) uno dei migliori se non il migliore del genere. E questo sarebbe sufficiente per inserirlo tra le migliori pellicole di tutti i tempi.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:4 tensione:3
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