Regia di Elia Kazan vedi scheda film
Un film fortemente figlio del suo tempo, con uno strepitoso Marlon Brando ed una suggestiva fotografia di Boris Kauffman, ma forse fin troppo sopravvalutato con la vittoria di ben otto premi Oscar
Film fortemente figlio del suo tempo, "Fronte del porto" rappresenta bene gli anni del maccartismo al quale lo stesso regista finì per collaborare, un periodo di forte contrapposizione tra chi spingeva per uno sviluppo delle idee comuniste e chi invece faceva di tutto per reprimere sul nascere ogni deriva a sinistra. Nel film di Kazan questo si coglie soprattutto con il ruolo negativo assegnato al sindacato dei portuali, contrapposto ad una presenza quasi salvifica del prete che cercherà in più di un occasione di mediare tra le forze in campo. Rimane comunque un film di indubbio fascino anche nel suo disequilibrio, e dove la prova di Marlon Brando è indubbiamente superlativa. Qualche perplessità, almeno personalmente, resta sul fatto che abbia ottenuto ben otto premi Oscar dove quelli più "meritati" restano,a mio modesto parere, solo quelli all'attore principale, alla sceneggiatura e soprattutto alla suggestiva fotografia di Boris Kauffman.
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