Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Variazione sul tema per Rohmer. Il regista francese (84enne all'epoca di questo film) imbastisce la pellicola sul tema (vagamente) parallelo pittura/politica, anzichè rovistare come suo solito fra le pieghe dei rapporti sentimentali; gli schemi sono i medesimi consueti, con pochi personaggi impegnati in fitti dialoghi - molti dei quali assolutamente superflui - per ottenere un verismo di fondo sottolineato dalla mancanza di un commento sonoro e dal montaggio freddissimo, fatto di tagli netti. Nulla da obiettare sugli interpreti, nulla di male nel tocco di Rohmer, sempre vicino ai suoi personaggi, rimanendo però imparziale; ma cosa vuol dire in definitiva un film in cui l'unica cosa che si riesce a capire è che il protagonista sta facendo un triplo gioco? Bisogna accettare il regista per quello che è e per quello che vuole darci, farci capire o non farcelo capire; purtroppo questo Triple agent sembra uno dei suoi lavori meno ispirati, o semplicemente più stanchi. 4,5/10.
Francia, 1936. Arsinoè è sposata con il russo Fjodor, ex generale russo fuggito dalla patria. Lei si occupa di pittura, lui di politica; ma a quanto pare nasconde alla moglie qualche segreto, poichè pare avere amici nazisti. Ma non solo: l'uomo risulta anche un agente segreto bolscevico. Ma non solo...
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