1936. Fjodor, generale dell'esercito zarista, vive a Parigi con la moglie Arsinoé, una pittrice greca. Mentre lei diventa amica dei vicini di casa comunisti, lui è impegnato in missioni segrete e tiene la moglie totalmente all'oscuro della sua doppia/tripla vita.
Note
Triple Agent è bellissimo finché i personaggi discutono di politica, fino allo sfinimento; è un po’ meno ispirato, ma sempre interessante, quando i personaggi parlano d’arte; sprofonda nella totale inutilità appena si parla d’altro. Curioso film, che dal grande Rohmer, analista implacabile dei sentimenti, non ci saremmo aspettati.
La cornice è diversa dal solito, ma il quadro, forse, neppure poi tanto: una moglie innamorata di un marito ambiguo e sfuggente, mentre noi con lei cerchiamo di capire via via chi sia quell'uomo veramente.
Chi furono costoro? Forse una volta si mossero tra i gangli della storia, certamente sognarono, agirono, amarono. Ma l'unica cosa certa che si possa dire di loro oggi è che sono morti.
Rohmer aveva abituato tutti ai suoi “studi” (così li definirei) sui rapporti sentimentali tra i due sessi, e qui pare uscire del tutto dal seminato, con un film d'epoca a fondo storico, bellico e spionistico. In realtà il maestro francese scarroccia solo in parte furori dalla sua corsia abituale, perché, a ben guardare, anche questo film è un'analisi di… leggi tutto
Nella Francia del 1936, governata dal Fronte Popolare, un profugo russo fa il doppio gioco all’insaputa della moglie greca. Concluso trionfalmente il ciclo dei Racconti delle quattro stagioni, Rohmer decide di addentrarsi in territori per lui vergini: prima in La nobildonna e il duca e poi qui, ispirandosi in entrambi a fatti realmente accaduti e ricorrendo nel secondo addirittura a… leggi tutto
Variazione sul tema per Rohmer. Il regista francese (84enne all'epoca di questo film) imbastisce la pellicola sul tema (vagamente) parallelo pittura/politica, anzichè rovistare come suo solito fra le pieghe dei rapporti sentimentali; gli schemi sono i medesimi consueti, con pochi personaggi impegnati in fitti dialoghi - molti dei quali assolutamente superflui - per ottenere un verismo di… leggi tutto
Rohmer aveva abituato tutti ai suoi “studi” (così li definirei) sui rapporti sentimentali tra i due sessi, e qui pare uscire del tutto dal seminato, con un film d'epoca a fondo storico, bellico e spionistico. In realtà il maestro francese scarroccia solo in parte furori dalla sua corsia abituale, perché, a ben guardare, anche questo film è un'analisi di…
Nella Francia del 1936, governata dal Fronte Popolare, un profugo russo fa il doppio gioco all’insaputa della moglie greca. Concluso trionfalmente il ciclo dei Racconti delle quattro stagioni, Rohmer decide di addentrarsi in territori per lui vergini: prima in La nobildonna e il duca e poi qui, ispirandosi in entrambi a fatti realmente accaduti e ricorrendo nel secondo addirittura a…
Variazione sul tema per Rohmer. Il regista francese (84enne all'epoca di questo film) imbastisce la pellicola sul tema (vagamente) parallelo pittura/politica, anzichè rovistare come suo solito fra le pieghe dei rapporti sentimentali; gli schemi sono i medesimi consueti, con pochi personaggi impegnati in fitti dialoghi - molti dei quali assolutamente superflui - per ottenere un verismo di…
Sono un grande appassionato dei film di Rohmer ma questo Triple Agent non l'ho proprio digerito perche'è molto diverso dal suo solito,sublime stile,dalla sua leggerezza...Qui si parla di politica nella Francia del 1936 e lo si fa con una pesantezza inaudita,cosi' come è pesante la descrizione dei rapporti con la moglie pittrice,di questo agente che non si sa bene per chi lavori.L'unico…
Ciò che principalmente conta in “Triple Agent” non è certamente il fluire di una trama completamente concentrata sulle psicologie dei personaggi, che si presenta peraltro ridotta all’essenziale ed ingabbiata all’interno di un periodo storico pressato fra l’incudine hitleriana ed il martello staliniano, in una Parigi vista completamente di riflesso e pervasa degli scossoni della…
Una noir/spy movie privo d'azione e basato più sui dialoghi.....il chè non è di sicuro facile da realizzare. Direi riuscito, quindi lo considero un buon film. Forse per chi non è afferato in storia e non conosce bene quindi il contesto in cui è inserita la storia, l'opera non rimane godibile e comprensibile totalmente.
Le triple agent è un altro film in costume rohmeriano come il precedente La nobildonna e il duca, qui il regista cerca di applicare il suo stile fatto di dialoghi e leggerezza di tocco ad una materia storica molto intricata, quella degli anni che precedono la seconda guerra mondiale, in un'europa divisa tra l'ascesa nazista e lo stalinismo sovietico diffuso un pò in tutta europa, la guerra…
Strano film del grande Rohmer,che dopo la splendida controstoria di "La Nobildonna e il duca",continua a guardare al passato(la 2 guerra mondiale),adottando i moduli del racconto di spionaggio.
Riunione di cellula diretta dal segretario Rohmer: Triple Agent è bellissimo finché i personaggi discutono di politica, fino allo sfinimento; è un po’ meno ispirato, ma sempre interessante, quando i personaggi parlano d’arte (la moglie del protagonista, il russo bianco Fjodor, è una pittrice); sprofonda nella totale inutilità appena si parla d’altro. Curioso film, che dal grande…
Rohmer si conferma regista francese sublime e inimitabile. Ha una capacità di scelta degli attori straordinaria ed una costruzione dei dialoghi davvero eccezionale. Sa spaziare in tutti i generi mantenendo sempre pero' la sua impronta personalissima. Film delizioso.
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Commenti (5) vedi tutti
La cornice è diversa dal solito, ma il quadro, forse, neppure poi tanto: una moglie innamorata di un marito ambiguo e sfuggente, mentre noi con lei cerchiamo di capire via via chi sia quell'uomo veramente.
leggi la recensione completa di BalivernaSaranno anche fatti reali e con parti fittizie inserite ma la visione risulta spesso assai noiosa.voto.4.
commento di chribio1Chi furono costoro? Forse una volta si mossero tra i gangli della storia, certamente sognarono, agirono, amarono. Ma l'unica cosa certa che si possa dire di loro oggi è che sono morti.
commento di michelOriginale e interessante punto di (non) vista della realtà. Voto 6.
commento di Max76Affascinante e intrigante. 8
commento di kotrab