Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Semplicemente fantastico e proiettato verso il cinema che verrà.
Il film più sconcio e fastidioso di Hitch è assolutamente memorabile, da conservarne una copia e farla visionare a tutti gli amanti del grande cinema del brivido ma anche a tutti coloro che apprezzano il cinema d’autore del grande maestro.
E’ sorprendente: Hitchcock torna in patria dopo tanti anni e riesce ad essere innovativo e pungente senza utilizzare attori di fama ma puntando tutto sulla sua grandissima maestria di regista, soffermandosi sulle smorfie raccapriccianti delle vittime, descrivendo la frenesia (Frenzy) che nasce improvvisa in un maniaco sessuale, bacchettando caratteri e usanze del suo paese natale.
Ci sono anche le figure classiche del cinema di Hitchcock ma tutto è in controtendenza: c'è un innocente incriminato ma non ci si affeziona a lui come in altri film, la coppia di amanti comincia il film e non arriva alla fine, la suspance si innesca a delitto avvenuto quando il viscido maniaco deve recuperare la spilla che potrebbe provare la sua colpevolezza e una bella carrellata di sgradevoli personaggi di contorno tra cui spicca l’ispettore di polizia interpretato da Alec McCowen, costantemente disgustato dalle orrende portate che la moglie gli propina.
Si può considerare quindi l’ultimo grande film di Hitch dato che il successivo ed estremo “Complotto di famiglia” è veramente venuto male.
A Londra una folla di turisti agli argini del Tamigi (tra i quali c’è anche Hitch) assiste al ritrovamento di una ragazza strangolata con una cravatta che le cinge il collo.
Non è la prima ed in seguito ad altri avvenimenti la polizia comincia a sospettare di Richard Blaney, un ex pilota della RAF che se la passa male ma il vero colpevole è una persona che lo conosce molto bene.
Bravo a rendere il suo personaggio inquietante.
Davvero bella: tutta la sequenza dell'incontro fra Babbs e Rusk, dal primissimo piano della ragazza fino al carrello a ritroso che allarga l'inquadratura sul palazzo dove sono appena entrati è un virtuosismo che solo un genio poteva mettere in atto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta