Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Scene di vacanza in Versilia: un aristocratico spiantato è ridotto a fare l’indossatore e non accetta l’idea di invecchiare; un bagnino, con l’aiuto di un pilota d’aereo, intraprende una serie di velleitarie attività imprenditoriali; un ufficiale non vuole ammettere di provare attrazione per un travestito francese, che in realtà è una donna (e non si vede come ci si possa confondere, con Michèle Mercier); una venditrice ambulante di bomboloni ospita un ciclista del Giro che non trova l’albergo della sua squadra. Commedia abbastanza divertente, anche se troppo timida: ci sono i balli moderni, i cumenda danarosi, si accenna persino al governo di centro-sinistra e al franchismo (il ciclista è spagnolo), ma sembra di essere prima del boom anziché dopo Il sorpasso. Il segmento con le maggiori potenzialità sarebbe quello di Gassman (curiosamente anticipatore di Victor Victoria), che però ha il freno a mano tirato e approda a un finale normalizzatore. Chi se la cava meglio, a sorpresa, è Nazzari che ironizza sul suo ruolo di latin lover in via di disarmo.
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