Regia di Wes Craven vedi scheda film
Questa pellicola horror, oltre ad essere l'esordio dietro la macchina da presa di Wes Craven, cineasta a mio modo di vedere alquanto sopravvalutato, ha fatto da battistrada a un genere che in America viene chiamato "slasher", a cui seguirono titoli come LE COLLINE HANNO GLI OCCHI, NON APRITE QUELLA PORTA e QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE, che avevano in Craven e Tobe Hooper i loro principali fautori, e che a quanto pare, non erano esenti da tematiche sociali e politiche. L'ULTIMA CASA A SINISTRA e' stato elevato al rango di cult, e proprio a causa di questa sua caratteristica, associata alla mia comune passione per il cinema horror, destava in me una forte curiosita'. Alcuni anni fa' riuscii a trovarlo in un'edicola e lo acquistai immediatamente. A meta' film, nauseato, cominciai a mandarlo avanti velocemente, per poi stopparlo definitivamente e sbarazzarmene. L'intenzione era quella di rintracciare il regista o la produzione per farmi rimborsare i (credo) 10euro del DVD. Battute a parte, francamente non riesco a capire come si possa considerare un cult movie e dare valore a un'immondizia del genere. Il ricordo e' vagamente appannato, ma ricordo interpreti penosi e situazioni di violenza gratuita di una volgarita' e di uno squallore insostenibili, guarda caso a produrre il tutto era Sean Cunningham, futuro regista e "cervello" della famigerata saga di VENERDI' 13. A peggiorare le cose altri due fattori: nell'edizione in mio possesso a inizio film una voce fuori campo spiegava che questo film era stato realizzato per fare si che episodi del genere non capitassero nella realta' o comunque idiozie del genere, la seconda e' che questo abominio altro non e' che il remake in chiave moderna del bellissimo LA FONTANA DELLA VERGINE, diretto da Ingmar Bergman nel 1960. Di questa "roba" ne venne girato un remake col medesimo titolo nel 2009, a quanto pare con gli stessi pessimi risultati. In Italia invece Aldo Lado ne diresse un remake nel 1975 dal titolo L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE con Enrico Maria Salerno e Flavio Bucci, con la fama di essere uno dei film italiani piu' violenti e sanguinari di sempre.
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